Maledetta ..

È di qualche ora fa che questo giovane pugile messicano si sia spento.

Rusito un talento,21 anni; 15 vittorie su altrettanti match, fermo dal 2019 a causa di questo cattivo male, in contemporanea si è spento un altro ragazzo giovanissimo anche lui una promessa, di un altro sport.(sfortunamente chissà quanti oggi so venuti a mancare..)

La morte è la fine naturale della vita, ma quando arriva per i giovani, per malattia o per una tragica circostanza ci annichilisce, ci zittisce, ci rende dei piccoli impotenti di fronte alle circostanze alla casualità, alla sorte, alla malattia.

Dire che non è giusto, dire che non va bene, è come avvicinarsi ad un treno in corsa e cercare di fermarlo con una mano..

Certe tragedie non dovrebbero succedere, o meglio ad una certa età no, no, no.

Lasciano un vuoto incolmabile per chi le ha commesse, per chi è vicino a chi l’ha subita, per le famiglia, per la famiglia, per chi ti era vicino, nessuno dovrebbe morire ad una certa età nessuno! e noi quando possiamo dovremmo fare il modo di stender una mano a chiunque ne corra il rischio.

La boxe è come la vita, puoi fare un cammino, per diventare un campione, puoi fare un cammino per non diventare qualcosa di sbagliato, puoi fare un cammino per trovare una strada.

Ma non dovrebbe succedere di guardare (nessuno, tantomeno)  un giovane morire ed esser impotenti.

Le azioni degli uomini dovrebbero sempre andare nelle direzioni di preoccuparci della salute, del benessere e della rettitudine di tutti, così da cercare di evitare e/o diminuire tutti i possibili tipi di sciagure, soprattutto quando queste riguardano nostri fratelli più giovani, più piccoli ed indifesi, e cercare di far si che tutti i mali vengano sconfitti, a questo deve tendere la conoscenza, oltre a migliorare il modo di vivere, e farci diventare più civili, aperti e multiculturali, ed insieme uniti per migliorare tutto un sistema che ha bisogno di esser migliorato.

R.I.P. per te camp e per tutti quelli che potevano e dovevano crescere.

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