Campionati Italiani dilettantistici di pugilato 2021
Sono finiti da poco i campionati italiani di pugilato. Ai campionati italiani partecipano tutti i pugili, quelli della nazionale, che sono dilettanti, ma in pratica fanno la vita dei professionisti avendo la fortuna di vestire, casacche di polizia, carabinieri ed esercito, e persone comuni; cioè studenti o lavoratori che finite le canoniche ore di vita lavorativa o altro, vanno in palestra e si allenano.
Non parlerò dei discutibili, nonchè scandalosi, verdetti che si sono visti come tutti gli anni, ma voglio soffermarmi su un talento di nome Ara.
Per cambiare le cose e vedere i giovani fenomeni, che possano diventare bravi, devi smantellare un sistema, un sistema che non può far bene, perchè se mandi Clemente alle qualificazioni olimpiche non gli vuoi bene; lui è stato uno dei pochi al mondo a battere Usyk, ma 12 anni fa mi sembra di ricordare, ed in una categoria che non è quella attuale, oltre, a volergli male si impedisce a buoni atleti di fare la propria strada, e di far crescere il movimento italiano di boxe nel mondo.
Ecco la necessità di avere soldi per investire e persone competenti e coraggiose per creare un movimento proiettato al futuro. Negli USA, Cuba, Cina, Russia si vedono pugili che iniziano presto, restano in nazionale se fanno risultato, e se fanno due cicli è tanta roba. (Coniderando che ogni nazione ha poi una storia a sè).. Chiaro che i fenomeni, fanno sempre le eccezioni;ma in nazionale ci stanno i migliori che vincono sul campo.
Detto ciò faccio una piccola analisi su questo signor Matteo Ara;primo elemento 20 anni( premetto che ho visto solo pochissimi match, e quindi ci sono di sicuro degli altri Matteo che io non ho avuto la gioia di vedere).
perchè mi ha colpito: ha stravinto la prima ripresa, mettendo in difficoltà un nazionale(uno che è dilettante sulla carta, ma si allena come un professionista ed è stipendiato, fa l’atleta) che ha 5/6 anni in più e diversi match in più. Ora ho visto in lui timing, punch e mascella; perchè ha perso, se di sconfitta vogliamo parlare; ha di sicuro avuto un calo fisico, il torneo;una preparazione magari non impeccabile( visto il fatto che è una persona che lavora o studia, non ha tempo per dedicarsi completamente allo sport), e se avesse avuto il fiato di mettere quell’uno due, gancio e continuare a spostarsi…ma ciò non è successo, ripeto dovuto solo ad un calo di condizione, vista la differenza proprio di condizione atletica dovuta al diverso status di pugili. Uno è un pugile di società, ed uno è nel giro della nazionale, cioè riceve uno stipendio per allenarsi, cosa che dovrebbero ricevere tutti i bravi pugili ed Ara per primo.Come Ara so che ci sono altri ragazzi..
Ora in un altro paese tipo Inghilterra o Usa un ragazzo così giovane avrebbe già un promoter dietro le spalle ( sponsor ed altro) e si sarebbe già deciso a fine campionati se passare prof, o continuare da dilettante e provare la strada per la qualificazione olimpica… o per la prossima per quella 2024/25.
Detto ciò, se vuoi ottenere risultati hai bisogno di buoni pugili, buoni dirigenti e buoni insegnanti, e persone che portino avanti i giovani, soprattutto se sono talentuosi e di talentuosi ne ho visti 91kg,49,52,56.( non ho seguito molto ma ho visto qualcosina)
Ci sono buoni elementi ora tocca ai dirigenti, farli crescere, e per crescere bisogna investire, spendere; se vuoi medaglie olimpiche ci vogliono talenti ,tecnici e dirigenti buoni e soldi, e soprattutto non penalizzare i pugili più forti, perchè se non mandi avanti loro, non ne vinci di medaglie, e continui a far male al pugilato perchè nella boxe vincono i più forti ed i più bravi…